Vi ricordate quelli de “gli italiani nelle tende/gli immigrati negli hotel”Non sono mai morti, ma come zombie sono ritornati nelle nostre città a devastare ogni buona azione.

Come se non bastasse il terribile disastro nelle Marche di cui ancora adesso il centro Italia sta contando i danni. In quei territori sono arrivati gli angeli del fango che, senza molte chiacchiere, sono andati a sporcarsi le mani per ripulire ogni cosa.

Oggi vi presentiamo il Pietro, quello che ha capito tutto. Come tutti i benaltristi, che anziché usare le sinapsi per qualcosa di utile, dalla comodità del loro smartphone sentenziano contro tutto ciò che accade. Oggi il Pietro, – “Pedro Pedro Pedro, Pedro Pe'” – ce l’ha con l’Ucraina, per lui un valido metro di paragone.

Mettetevi comodi.

Il tweet

Il Pedro, colui al quale non la si fa, scrive: “5 milioni per il disastro delle Marche. 700 milioni all’Ucraina”.

Così attira tutto il risentimento di un residente, che lo redarguisce con un certo livore:

“La smette di fare sciacallaggio? Vuole essere di aiuto? Venga ad aiutarci ca**o! Vi dite patrioti? Venite ad aiutare i vostri concittadini in estrema difficoltà!!!!”

Il Pedro Pedro Pe’ tenta di fare lo sbruffone: “Io mica sono patriota”. L’altro – il cui tweet è scomparso ma che abbiamo recuperato – lo stende:

“Per saper usare una pala non serve essere patrioti. Basta non essere mezze calzette. Ha ragione, lasci stare.

Ve lo giuriamo, il Pedro Pedro Pe’ ha smesso di rispondere ed è finito al centro dell’ilarità di molti utenti.

Il blast continua

Partiamo dai commenti più gentili.

  • E per fortuna che ieri è venuto a vedere con i suoi occhi il disastro! Io lo avrei messo a spalare il fango poi gli passava anche la voglia di pensare all’Ucraina…
  • Ma veramente sono circa 180 milioni all’Ucraina che comunque sono coperti dall’European Peace Facility ovvero una specie di salvadanaio europeo a cui l’Italia versa negli anni circa il 12.5%. In altre parole si tratta di soldi già versati e accumulati che vengono ora spesi

Pedro Pedro Pe’ non risponde, probabilmente per l’incapacità di farlo. Intanto, c’è chi ha già affilato lo stiletto.

“Sono due disastri incomparabili…Anzi, uno è stato causa del clima e la guerra in Ucraina è tutt’altra cosa. Vediamo quindi di attaccare il cavetto della bocca alla testa prima di parlare. Buonasera”.

Tranquilli, amici. Quando il Pedro Pedro Pe’ risolverà i suoi problemi personali, sarà un amico. Oggi è solo un benaltrista come tanti.