Siamo in campagna elettorale, e tutti sappiamo che Simone Pillon non è avvezzo a divorare la discografia degli Impaled Nazarene né sfoggia un poster di Burzum sopra il letto. Di fatto, il senatore leghista noto per lo slogan “Forza Simo” in questo periodo è più attivo che mai.

Dalla sua bacheca Twitter “Forza Simo” lancia messaggi contro l’aborto, uno degli argomenti più sentiti dai suoi sostenitori, ma lo fa ergendosi a esperto di medicina. Gli sfugge, piuttosto, un particolare che è lo spiraglio perfetto per un blast che fa da dolce a fine cena. Lo spazio si trova sempre.

Il tweet

Il 17 agosto Forza Simo ha twittato: Se quando il cuore si ferma siamo morti, allora quando il cuore comincia a battere siamo vivi. Mi impegno sul mio onore a proteggere la vita, sempre”.

L’errore è tutto nella prima frase, un blast servito su un piatto d’argento che richiama l’attenzione di Salvo Di Grazia di MedBunker, che gli risponde:

“Siamo morti quando si ferma il cervello. E il cuore funziona ‘grazie al cervello’. Esistono anche i ragionamenti senza cervello, praticamente la morte della ragione”.

Non solo una lezione for dummies, ma anche una sottile battuta sul cervello. Pillon, ovviamente, non replica perché vogliamo sperare che nel mentre sia andato a consultare un libro di anatomia.

Tuttavia, la furia dei blaster non si placa.

Il blast continua

  • Quindi, secondo il ragionamento del Pillon, voi medici non dovreste tentare la rianimazione cardiopolmonare. Il cuore è fermo, ergo è morto e tanti saluti.
  • Il primo senza cervello.
  • Figuriamoci dove ha messo il cuore
  • Sostanzialmente, quindi, secondo Pillon quando si espianta un cuore per un trapianto si sta uccidendo qualcuno
  • Con questo ragionamento però l’ “onorevole” risulterebbe essere non vivo.

Forza Simo è sempre un dispensatore di blast succulenti. Quelli rivolti a lui, ovviamente.