“Che ca**o di algoritmo ignorante è mai questo?”, si chiede un comprensibilmente indignato utente che di punto in bianco vede comparire sulla sua home foto di ragazze in costume da bagno.

Con visibile disappunto, quindi, l’utente protesta con una delle dirette interessate. La Agata è molto giovane e sui social ha pubblicato un’immagine che la mostra felice ai bordi di una piscina. L’outfit è ovviamente un costume da bagno.

Che ci fa, però, la foto della Agata a bordo piscina sulla home del nostro amico utente?

Perché vedo foto di ragazze in costume da bagno? Che ca**o di algoritmo ignorante è mai questo? Ho 60 anni e due figlie e un lavoro, non mi masturbo da anni e vivo in allegria. Andate a cagare voi e i vostri social media manager.

Chi è più avvezzo ai social potrebbe immaginare che l’Agata sia comparsa sulla home dell’utente come post sponsorizzato, una casualità dovuta alle abitudini di navigazione o alla cronologia. Insomma, normale amministrazione in un periodo storico in cui gli algoritmi fanno parte delle nostre vite.

Peccato, però, che l’amico utente non si sia accorto di essere lui stesso la causa del suo problema.

La risposta arriva dalla Agata. L’utente è in realtà un suo follower, per questo l’immagine che mostra la ragazza a bordo piscina è comparsa nella sua home.

L’utente è “cresciuto in giro”, ma farebbe meglio a rientrare.